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Stagione di Prosa
Tempo di eroi?
2024/2025
tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00
(apertura biglietteria ore 20.00)
venerdì 22 novembre
inizio di stagione, spettacolo ad ingresso gratuito, in collaborazione con il Comune di Savignano
ANDREA LUPO
"Lo stronzo"
di e con: Andrea Lupo
aiuto regia: Giovanni Cordì
elementi di scena: Matteo Soltanto
produzione: Teatro delle Temperie
Luca, un uomo apparentemente ordinario, si ritrova di fronte al baratro della sua relazione. Una lite, una porta sbattuta, e
l'universo tra lui e sua moglie, Lilli, sembra espandersi all'infinito.
Dietro quella porta, un mistero:
cosa ha scatenato la rabbia di Luca?
E perché Lilli è fuggita?
Mentre Luca cerca disperatamente di ricucire il rapporto, lo spettatore viene trascinato in un viaggio introspettivo.
Un viaggio che svela le fragilità di un uomo incapace di comprendere la complessità delle relazioni umane,
prigioniero di stereotipi maschili tossici.
Dietro la maschera della normalità, Luca rappresenta l'uomo comune, il vicino di casa, il collega.
Un uomo che, come tanti altri, crede di conoscere le donne, ma che in realtà le giudica attraverso lenti distorte.
La sua violenza non è esplicita, ma si nasconde in micro-aggressioni quotidiane, in atteggiamenti paternalistici, in una incapacità di ascoltare e comprendere.
Lo spettacolo indaga le origini di questa violenza, cercando le risposte non solo nelle azioni di Luca, ma anche nella società che lo ha plasmato.
Attraverso flashback e monologhi interiori, scopriamo come Luca sia stato influenzato da figure maschili autoritarie e da un'educazione che lo ha spinto a reprimere le proprie emozioni.
"Luca" non è solo la storia di un uomo, ma un'allegoria della società contemporanea.
Uno specchio in cui riflettersi per riconoscere i propri pregiudizi e i propri limiti.
Lo spettacolo invita lo spettatore a interrogarsi sulla propria mascolinità, sulla propria femminilità, sulle proprie relazioni.
La pièce si conclude con un'immagine potente e disturbante: Luca, solo e arrabbiato, sfoga la sua frustrazione sulla porta chiusa, simbolo di tutte le barriere
che lo separano da Lilli e dal mondo.
Un finale che lascia un senso di profonda tristezza, ma che allo stesso tempo è un invito all'azione.
venerdì 6 dicembre
BOTTEGA BUFFA / CIRCOVACANTI
"E così tosto al mal giunse lo 'mpiastro"
testo e regia: Veronica Risatti
con: Laura Mirone, Sara Giovinazzi, Veronica Risatti, Veronica Zurlo, Gianmaria Stelzer (Violoncello), Lucìa Cabrera (Violino)
scenografia: Andrea Coppi
costumi: Antonia Munaretti su bozzetti originali di Lodovico Ottavio Bornacini del XVII secolo
consulenza artistica: Claudia Contin
produzione: Bottega Buffa / CircoVacanti
Questa è una festa, immaginate una piazza antica, brulicante di vita.
È qui che si svolge uno spettacolo travolgente, dove le storie s'intrecciano come in un intricato gioco di marionette.
Comici dell'Arte, nobili innamorati, servitori astuti e una dea capricciosa si danno appuntamento per regalarci una commedia all'italiana dai ritmi frenetici.
L'arrivo di una compagnia teatrale sconvolge l'equilibrio della piazza. Amori non corrisposti, intrighi e risate si susseguono in un vortice di emozioni.
Un vecchio padre, disperato per la figlia infelice, cerca un marito a tutti i costi. Ma i destini incrociati e le passioni nascoste complicano le cose.
Mentre i nobili sognano amori ideali, i servitori della piazza dimostrano una straordinaria capacità di adattamento.
Dentisti, ostetrici, chirurghi... non c'è mestiere che non sappiano fare! E quando la Fortuna sembra voltar loro le spalle,
sono proprio loro a trovare una soluzione, con la loro proverbiale inventiva e il loro spirito indomito.
"E così tosto al mal giunse lo 'mpiastro" è un inno alla vita, una celebrazione della capacità umana di affrontare le avversità
con ironia e leggerezza.
Uno spettacolo che ci ricorda che, nonostante tutto, la speranza e l'allegria possono sempre trionfare.
Un'occasione di immergerci in una festa di colori, di suoni e di emozioni.
sabato 24 gennaio
COMPAGNIA ENRICO LOMBARDI
"Una lacrima di Vov"
testo e regia: Enrico Lombardi
liberamente ispirato a “L’Atlante dell’Invisibile” di Alessandro Barbaglia
con: Elisabetta Raimondi Lucchetti, Jacopo Morra e Federico Raffaelli
scenografie: Rewik Grossi
produzione: Compagnia Enrico Lombardi / Quinta Parete
Un amore nato sotto le note di un valzer.
Tutto ha inizio in un piccolo paese, nel 1946, mentre l'Italia sognava la ricostruzione.
In un bar, tra le radiocronache di una storica Milano-Sanremo, sboccia l'amore tra Elio e Teresa. Un sentimento che li accompagnerà per tutta la vita,
unito dalla passione per la geografia e dalla voglia di creare mondi.
Nella loro vita entra Bic, un venditore di rose cingalese con una filosofia di vita semplice e profonda: "Vita è giusta con chi ha progetto".
Tra i tre nasce un'amicizia sincera, fatta di confronti, sogni e progetti. Elio, sognatore e creativo, vuole costruire mondi invisibili;
Teresa, più pragmatica, desidera conoscere ogni angolo del mondo reale.
Gli anni passano, portando con sé gioie e dolori. La morte di Elio lascia un vuoto incolmabile nel cuore di Teresa.
Ma grazie all'amicizia con Bic, troverà la forza di andare avanti e di comprendere che l'amore, come i mondi invisibili, non finisce mai.
Lo spettacolo ci porta in un viaggio attraverso le emozioni, esplorando temi universali come l'amore, la perdita, l'amicizia e la ricerca di un senso.
Una storia che ci tocca nel profondo, facendoci riflettere sulla bellezza della vita e sull'importanza di coltivare i nostri sogni.
Con una regia che punta all'essenzialità e una scenografia sospesa nel tempo, lo spettacolo ci offre un'esperienza teatrale coinvolgente e profonda.
Un racconto potente che ci ricorda che, in fondo, tutti siamo un po' Elio, Teresa o Bic.
venerdì 21 febbraio
LUCA RADAELLI
"Lottavano così come si gioca"
di e con: Luca Radaelli
regia: Laura Curino
produzione: Teatro Invito
“Non so chi abbia coniato l’espressione ‘anni di piombo’. Fatto sta che questa etichetta si è appiccicata addosso alla mia adolescenza. Fino quasi a farmi sentire in colpa di essere cresciuto proprio in quegli anni e di avere riso e amato e gioito, in quegli anni, anni di morti ammazzati. Perché quel piombo richiama le pallottole. Ma il piombo è anche il grigio plumbeo della nebbia, che in quegli anni copriva Milano e che ora è sparita.
Il piombo è anche il materiale che si usava nelle rotative per i giornali, la vera scenografia di un periodo in cui si leggeva e si discuteva moltissimo.
Io però preferisco pensare a un altro utilizzo del piombo: quello che ne fanno i pescatori. Il sughero è importante ma anche il piombo è essenziale: solo combinando leggerezza e peso si ottiene una pesca efficace. Solo con il peso del piombo si va al di sotto della superficie, dove sta la realtà nascosta”. Un racconto che si svolge in una cittadina di provincia negli anni ’70. La ricostruzione di vicende contraddittorie, a volte epiche, a volte tragiche. Un gruppo di ragazzini che “lottavano così come si gioca”, con l’illusione di poter cambiare il mondo. Una storia che ricorda con nostalgia l’avventura delle lotte e delle occupazioni e con lucidità la deriva della lotta armata.
Uno spettacolo di narrazione per fare luce su un periodo dipinto quasi sempre a tinte fosche, dedicato a una generazione che, forse, non ha perso del tutto.
venerdì 7 marzo
CATERINA PAOLINELLI
"Iris e le altre"
liberamente tratto dal libro "Eccentrici in guerra" di Andrea Santangelo
testo e regia: Gioia Battista
con: Caterina Paolinelli
vocalizzazioni: Elsa Martin
installazioni luminose: Veronica Penzo
con il contributo speciale di: Anna Kamsha
produzione: Caraboa Teatro
4 donne, 4 guerre, un'unica voce.
Chi ha detto che la storia è fatta solo di grandi uomini?
In un'epoca dominata dagli uomini, quattro donne hanno scelto di scrivere il loro nome a lettere d'oro nelle pagine della storia.
Ljudmila, Nancy, Anna e Iris: nomi che potrebbero sembrare lontani nel tempo, ma le cui storie risuonano ancora oggi con straordinaria attualità.
Sniper, spie, aviatrici, partigiane. Quattro destini incrociati dalla guerra, quattro modi di lottare per la libertà.
Le loro voci, forti e determinate, risuonano nel monologo teatrale "Iris e le altre", un'esperienza coinvolgente che ci porterà nel cuore della Seconda Guerra Mondiale.
Immaginate di sentire il fiato sul collo di Ljudmila, la cecchina ucraina che ha seminato il panico tra le truppe naziste.
O di seguire Nancy nelle sue audaci missioni di spionaggio, travestita da sofisticata dama.
E ancora, di volare con Anna ai comandi di un bombardiere, sfidando la morte a ogni missione.
E infine, di unirti a Iris nella lotta partigiana, pronta a tutto per un mondo più giusto.
Un racconto intenso e poetico, dove le parole si intrecciano con la musica e la luce, creando un'atmosfera unica.
Un omaggio a tutte le donne che, nel corso della storia, hanno combattuto per i loro diritti e per un futuro migliore.
"Iris e le altre" è uno spettacolo che fa riflettere sulla forza, il coraggio e la determinazione delle donne.
venerdì 4 aprile
NARDINOCCHI / MATCOVICH
"Strada maestra"
di e con: Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
scena: Bruno Soriato e Giuseppe Frisino
sound design: Dario Costa
light design: Chiara Saiella
produzione: Florian Metateatro
"Esiste un patto tra noi e la natura? Riusciamo ad osservarla? È ancora un nostro interlocutore? Noi siamo città o natura?" Queste domande echeggiano nel cuore di "Strada maestra", un'avventura che ci porta a esplorare luoghi e territori. Due viaggiatori, con lo sguardo curioso di chi cerca risposte, si immergono in un anno di incontri indimenticabili. Volti e corpi segnati dal sole e dalle stagioni, che hanno fatto della terra la loro casa.
Ma la natura è un enigma, un libro aperto che cambia continuamente. Riusciremo mai a decifrarla completamente? I nostri protagonisti ci invitano a un'osservazione attenta, a spogliarci dei pregiudizi e a lasciarci sorprendere dalla bellezza che ci circonda. Un viaggio alla scoperta di noi stessi, un confronto intimo con la nostra fragilità e con la forza della natura.
Un diario segreto, custode di dubbi e certezze, accompagna i due esploratori in questa avventura. Un racconto sincero e appassionato, che ci mostra quanto sia difficile separare l'oggettivo dal soggettivo, il pensiero dal sentimento. Perché, in fondo, siamo parte integrante di questo grande ecosistema, e la nostra storia si intreccia indissolubilmente con quella della natura.
Sei pronto a intraprendere questo viaggio? A scoprire che la città e la campagna, l'uomo e l'ambiente, sono facce della stessa medaglia? "Strada maestra" ti aspetta, per un'esperienza che ti farà riflettere sul tuo rapporto con il mondo che ti circonda.
venerdì 25 aprile
CRISTINA BARTOLINI
"L'Agnese va a morire"
liberamente tratto dal romanzo di Renata Viganò
di e con: Cristina Bartolini
regia: Sergio Galassi
scene, oggetti e costumi: Vittorio Marangoni
produzione: Teatro Evento
"Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo".
Da qui la scelta di raccontare la storia di Agnese. Una donna semplice, come tante, la cui vita viene sconvolta dalla guerra.
Abbiamo voluto restituire la voce a questa contadina, raccontando la sua storia così come l'avrebbe narrata lei, senza artifici
né drammatizzazioni. Una storia che potrebbe sembrare lontana, quasi anacronistica, ma che in realtà ci parla di un tempo che
non è poi così lontano. Settant'anni possono sembrare un'eternità, ma per chi li ha vissuti, sono stati un attimo.
Agnese, con la sua schiena curva e la sua forza silenziosa, è l'emblema di una generazione che ha combattuto per la libertà.
La guerra le ha portato via il marito, ma le ha dato una nuova consapevolezza, una forza d'animo che l'ha spinta a resistere.
La sua storia è un monito per noi, che viviamo in un mondo spesso troppo frenetico, troppo distratto.
Ascoltare la voce di Agnese significa riconnetterci alle nostre radici, comprendere da dove veniamo e chi siamo.
È un viaggio nel tempo che ci permette di riscoprire il valore della memoria e l'importanza di tramandare le storie di chi ci ha preceduto.
ABBONAMENTI:
tutti gli spettatori fin d'ora possono
mandare
una e-mail con la richiesta di abbonamento a: lavenere@teatroevento.it
oppure
telefonare allo 059730496
e riceveranno istruzioni per il pagamento in Banca
costo abbonamenti a 6 spettacoli:
- intero € 70,00 - ridotto € 50,00
BIGLIETTI:
intero € 14,00 - ridotto € 10,00
IN VENDITA NEI GIORNI DI SPETTACOLO A PARTIRE DALLE ORE 20.00
RIDUZIONI: under 14 anni, over 65 anni, persone con handicap ed invalidi civili, insegnanti, militari, forze di polizia,
studenti universitari, lavoratori in cassa integrazione, iscritti SPI-CGIL, tesserati PRO LOCO.